DZI

Lo DZI è un potente amuleto tibetano.

Il numero degli occhi presenti sullo DZI può influenzare, secondo la tradizione religiosa, gli eventi della nostra vita.

Un amuleto ci ricorda, con la sua simbologia, la strada che vogliamo seguire e quello che desideriamo che accada nella nostra vita.

Gli DZI non sono solo una pietra preziosa ma anche uno dei sette tesori del Buddismo tibetano.

La pietra di base è un’agata che viene incisa con simboli circolari, ovali, quadrati o a strisce che vanno a formare i così detti “occhi”. Esistono anche una serie di Dzi che presentano una simbologia buddhista/tibetana differente da quella classica definita “con occhi”; il potere di questi simboli porta a chi gli indossa una serie di buone influenze come protezione dalle negativita’, prosperita’, benessere, fortuna ecc.

Dopo essere stata incisa, l’agata viene trattata attraverso una reazione chimica che va a modificare il colore della pietra trasformandola in una preziosa DZI carica di simbologia e spiritualità.

Per ottenere il tipico colore nero o marrone l’agata veniva messa in ammollo in una soluzione zuccherina e successivamente riscaldata provocando la caramellizzazione dello zucchero che la pietra aveva assorbito. Le linee chiare sono ottenute rivestendo la superficie della pietra con una resina, in modo da rendere quella porzione di superficie refrattaria alla caramellizzazione. Per ottenere l’effetto è necessario portare gli Dzi a temperature molto elevate.

I Tibetani scelsero l’agata per questo tipo di oggetto in quanto essa è una pietra che irradia una buona energia e quindi una perfetta base a cui associare la simbologia mistica.

I simboli degli DZI, come i Mandala tibetani, creano un microcosmo composto dai vari elementi della natura la cui vibrazione “tocca” chi li indossa.

Differenti pietre, come differenti metalli infatti, hanno caratteristiche diverse per quanto riguarda la conduzione ed irradiazione di energia.

Basti pensare al rame come conduttore ed ai quarzi o i rubini usati nell’orologeria.

Oggi il prezzo dello DZI dipende dalla sua qualità, dal tipo d’incisione, dalla chiarezza e dalla particolarità del disegno, e naturalmente dall’età del pezzo.

Gli DZI possono essere anche naturali, ovvero agate che presentano naturalmente la formazione di occhi o altri motivi non incisi che comunque rientrano nella simbologia tibetana, In questo caso il valore puo’ essere molto elevato.

Nel 1959, il Dalai Lama con molti tibetani, si rifugiarono in India quando i comunisti cinesi invasero il Tibet.

Nella loro fuga i tibetani portarono con sé gioielli, coralli, ambre, turchesi e i misteriosi DZI.

Durante il viaggio e i vari soggiorni, scambiarono queste pietre per i loro normali bisogni, rivelando quello che fino allora era rimasto nella loro tradizione, la preziosa pietra proveniente dal regno della neve.

A causa delle loro speciali caratteristiche, i DZI si possono vedere spesso in monasteri, dove adornano le più importanti e riverite statue.

Una delle credenze himalayane è che queste pietre non siano di origine terrena e che quindi devono adornare gli dei.

Nella pratica invece i DZI venivano anche polverizzati per creare le medicine tibetane in pillole, mischiati con oro, argento e perle.

Il campo magnetico dei cristalli è normalmente di quattro volt, quello dei DZI è di circa tredici, tre volte più dei cristalli.

Gli elementi da tenere in considerazione per capire se un DZI è di qualità o meno, sono vari:

segni del tempo

puntinatura nera o rossa (detta anche “vena del dragone” o cinnamon dot)

segni circolari tipici dell’agata

colore: quelli più antichi sono di color marrone scuro o marrone molto luminoso; quelli di recente produzione, invece, sono prevalentemente bianchi e neri

Possono avere una colorazione molto densa oppure più trasparente, questo dipende dal tipo di “caramellatura” e dalla vena dell’agata

– può capitare che queste agate abbiano imperfezioni dovute specialmente ad intrusioni naturali della pietra e questo può aumentarne anche di molto il loro valore.

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