Ghurra

Ghurra: sacro utensile del Nepal

Da secoli la gente di montagna del Nepal ha usato il Ghurra come strumento per trasformare il latte in burro, si tratta dell’impugnatura dell’agitatore per il burro nelle zangole (neti).
Oltre ad avere un importante aspetto funzionale i Ghurra esprimono l’antico mito indù della creazione, il Samudra Manthana: la lavorazione dell’oceano di latte in burro da parte degli dei e dei demoni che è anche una storia con significato paradigamatico, una delle battaglie infinite tra le forze del bene e del male.
Usando il Ghurra il processo di lavorazione del latte in burro rievoca una realtà che è inerente alla gente. In questo modo la struttura spazio temporale della gente di montagna è misurata in momenti di sacra eternità (darshan), un’azione rituale il cui significato iniziale interiore fu stabilito molti secoli fa.
Inspirata dalle sue convinzioni religiose e dagli usi e costumi popolari, la gente di montagna nepalese ha interpretato la corda mitologica originale per la lavorazione del latte in burro, usata per ruotare e sostenere lo strumento, con meravigliose sculture di legno piene di significato religioso. I Ghurra esprimono anche un sublime simbolismo attraverso il loro particolare aspetto schematico che consiste in elementi geometrici rievocanti astrattamente gli dei del pantheon indù.
Perciò i ghurra possono essere interpretati come uno stimolo simbolico ad una grande devozione per gli dei, in modo che in ogni oggetto o atteggiamento, così come in ogni azione, venga riconosciuta e data espressione ad una profonda realtà sacra.

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