Descrizione

Coltello kukri

Dimensioni: lunghezza totale 47 cm, lunghezza lama 33,5 cm

Materiale: acciaio, ottone, legno

Provenienza: Nepal

Epoca: metà ‘900

 

Kukri / Khukuri

Arma nazionale del Nepal e dei suoi guerrieri Gurkha, si distingue per la sua lama ricurva affilata nel lato concavo e per lo spostamento del peso verso la punta che consente fendenti molto efficaci. L’impugnatura è diritta, senza guardia. Caratteristico il ricasso (kauri) e il fodero di legno ricoperto di cuoio in cui sono contenuti anche due piccoli coltelli, i tradizionali Karda e Chakmak.

Il Karda e il Chakmak sono utilizzati rispettivamente come coltello multiuso e come strumento di affilatura.
La lama è forgiata in acciaio al carbonio, i manici sono spesso realizzati in legno duro o in corno di bufalo, ma sono stati prodotti anche manici in avorio, osso e metallo. Il manico è spesso svasato, per consentire una migliore tenuta nel taglio. La maggior parte dei manici è abbellita da piastre di metallo, generalmente in ottone o acciaio.
Il fodero è in cuoio e legno.

Interessanti sono la simbologia e lo scopo del kauri. Questo intaglio alla base della lama ha funzioni varie, sia pratiche che cerimoniali: fa sì che il sangue e la linfa cadano dalla lama anziché colare sul manico, evitando così che quest’ultimo diventi scivoloso; simboleggia il tridente di Shiva e delinea la fine della lama durante l’affilatura; può fermare un’altra lama o un kukri in combattimento. L’intaglio può anche rappresentare i capezzoli di una mucca, per ricordare che il kukri non deve essere usato per uccidere una mucca, animale venerato dagli indù.

Il kukri è in dotazione a vari reggimenti e unità dell’esercito indiano e ai vari reggimenti Gorkha. Al di fuori della sua regione d’origine, l’Asia meridionale, il kukri è in servizio anche presso la Brigata dei Gurkha dell’esercito britannico.

Il kukri compare spesso nell’araldica nepalese ed è usato in molti riti tradizionali, incentrati sull’induismo, come le cerimonie nuziali e il Dashain, la festa nazionale nepalese, dove è utilizzato per il sacrificio di capre e bufali.