Descrizione

Statua di Avalokitesvara

Dimensioni: 16 x 8,5, altezza 22,5 cm

Materiale: bronzo

Provenienza: Nepal

Epoca: fine ‘900

Avalokitesvara

Avalokitesvara è il bodhisattva della grande compassione.

Secondo la tradizione, Avalokitesvara fu un bodhisattva che fece il voto di essere d’aiuto a tutti gli esseri viventi: egli arrivò a posporre la sua stessa boddicità al fatto di poter assistere ed essere di conforto a tutti gli esseri che soffrono, fino all’ eliminazione del dolore e della sofferenza per tutti gli esseri senzienti e il raggiungimento del Nirvana.

In sanscrito il significato del suo nome è “Signore che guarda” dalla combinazione delle parole avalokita – colui che guarda, e isvara – signore; in tibetano “signore dallo sguardo compassionevole”. A causa della sua forte associazione con il mantra Om Mani Padme Hum, è anche chiamato il “Signore delle sei sillabe”.

La sua rappresentazione più classica e diffusa è quella con 11 teste e 1000 braccia, a simboleggiare la sua volontà non solo di prestare ascolto e attenzione alle richieste di tutti gli esseri viventi – 11 teste – ma soprattutto quella di aiutarli incessantemente ed infaticabilmente – le 1000 braccia, finché il dolore e la sofferenza non vengano eliminati definitivamente dal mondo.
Nel Sutra del Loto, Avalokiteshvara ha il potere di assumere tutte le forme e gli aspetti, ivi compresa la capacità di essere sia maschio che femmina, per poter meglio comprendere ed aiutare tutti gli esseri viventi.

Nel buddismo Tibetano anche Tara si connette ad Avalokitesvara: la tradizione vuole che essa venne ad esistenza da un’unica lacrima di Avalokitesvara che, toccando terra, creò un lago, al centro del quale sbocciò un fiore di loto che conteneva Tara proprio al suo interno.