Descrizione

Statua di Durga e Mahishasura Mardini

Dimensioni: 31 x 3, altezza 63 cm

Materiale: legno dipinto e tessuto

Provenienza: India

Epoca: fine ‘700

Durga e Mahishasura Mardini

Mahishasura è un Asura, una classe di dèi dell’epoca vedica che, stante ai Veda, entrò in conflitto con un’altra classe di divinità, i Deva. Mahishasura è noto per la lotta ingaggiata con la dea Durgā, nella quale perse la vita.

La leggenda narra che Rambha e Karambha, figli di Danu re degli Asura, erano ancora senza progenie e pregavano per averne. Mentre erano in meditazione Indra assunse le fattezze di un coccodrillo ed uccise Karambha. Arrabbiato per l’uccisione del fratello, Rambha decise di tagliarsi la testa e di offrirla in sacrificio al fuoco. Quando stava per compiere questo atto, Agni apparve e disse che il suicidio è peggiore finanche dell’omicidio e che avrebbe esaudito qualsiasi suo desiderio se avesse desistito nel suo intento. Rambha chiese di avere un figlio che fosse invincibile per i Deva e gli Asura ed in grado di conquistare i tre mondi, ottenendo il beneplacito di Agni.

Sulla via di casa Rambha incontrò una femmina di bufalo, Mahishi di cui si innamorò, la sposò e la mise incinta. Un giorno un bufalo si innamorò di quest’ultima scatenando l’ira dell’Asura. Dalla lotta che ne scaturì Rambha fu ucciso e Mahishi morì nella pira funeraria del marito, dalle cui fiamme nacque Mahishasura.

Quando gli Asura sconfissero i Deva, questi ultimi si rivolsero a Shiva e Vishnu, i quali, irati, emisero dai loro volti una luce intensissima. A loro si unì anche Brahmā, e così da queste energie luminose emerse un’unica luce che colmò l’intero universo e si concretizzò poi nelle fattezze di una dea, Durga, l’inavvicinabile.

Durgā fu così dotata delle armi dei principali Deva, quali il tridente di Shiva, il disco di Vishnu, il fulmine di Indra, la lancia di Agni, il lazo di Varuna, le frecce di Maruta, i raggi del sole di Surya e altre ancora. Ella recava nel volto lo splendore di Shiva, aveva i capelli di Yama e il seno di Chandra, i piedi di Brahma, il corpo di Indra, le braccia di Vishnu, e tre occhi che presero forma dalla luce del fuoco di Agni.

Gridando spaventosamente, ella si diresse subito verso Mahishasura, uccidendo migliaia di demoni che cercarono di contrastarla. Raggiunto Mahishasura, costui cominciò a combattere, ma ogni volta che la dea stava per ucciderlo, egli riusciva a cambiare forma: dapprima si trasformò in bufalo, poi, quando la dea stava per catturarlo col lazo, si trasformò in leone. Durga prese allora la spada, ma Mahishasura mutò in forma umana; quindi, quando Durga cominciò a usare le frecce, si trasformò in elefante. Durga prese allora la mazza, ma Mahishasura tornò ad essere bufalo. Durga, bevuta allora una pozione, eruppe in una risata talmente intensa che gli occhi divennero rossi, si scagliò sul bufalo e mentre lo infilzava con la lancia e lo schiacciava col piede, gli mozzò infine la testa con la spada.