Descrizione

Statua di elefante

Dimensioni: 11 x 48,5, altezza 31 cm

Materiale: legno policromo

Provenienza: India

Epoca: metà ‘900

Elefante

In molti paesi asiatici ed orientali l’elefante è entrato a far parte della vita quotidiana, nelle cerimonie sfarzose e nei miti religiosi, soprattutto in India. Gli dei del pantheon induista ritengono l’elefante l’animale più intelligente e questo anche grazie a Ganesh – dio della saggezza, dell’erudizione e del benessere spirituale – e moltissime leggende sono state scritte e tramandate nei secoli su di loro. Kama (dio dell’amore) e Indra (dio della guerra) hanno come cavalcatura e compagno di gesta un elefante. Per salvare il mondo il sommo artefice creò gli elefanti reali pieni di forza e splendore. Un’antica leggenda indiana racconta come gli elefanti, in origine, avessero le ali e si accoppiassero sulle nuvole. Un giorno questi si posarono sui rami di un albero sotto i quali un santo uomo istruiva i suoi allievi. A causa del grande peso i rami si spezzarono e così vennero uccisi alcuni degli allievi. Pieno di rabbia il saggio chiese agli dei di togliere le ali agli elefanti. Gli dei acconsentirono, ma come consolazione fu loro lasciato il diritto di ottenere la pioggia dalle nuvole. La tradizione buddhista racconta che la regina Maya una notte sognò un elefante bianco , venuto dal cielo, che la toccava con un fior di loto bianco tenuto con la proboscide. Fu così che concepì un figlio che nacque dal suo fianco destro e venne chiamato Siddharta: il futuro Buddha. L’imponente impronta della zampa dell’elefante, in grado di contenere l’orma di qualsiasi altro animale, è divenuta un simbolo della dottrina buddhista, che racchiude in sé tutte le altre religioni alla ricerca della verità.