Descrizione

Statua di Shiva Nataraja

Dimensioni: 10 x 4,5, altezza 12,5 cm

Materiale: bronzo

Provenienza: Nepal

Epoca: contemporanea

Shiva Nataraja

Nataraja è il signore o re della danza, aspetto di Shiva come danzatore cosmico. Nataraja è una sintesi simbolica degli aspetti più importanti dell’induismo e il riassunto dei principi centrali di questa religione vedica. Il termine Nataraja significa in sanscrito “Re dei ballerini”.

Questa danza cosmica di Shiva è chiamata Anandatandava, che significa la danza della beatitudine, e simboleggia i cicli cosmici di creazione e distruzione, così come il ritmo quotidiano di nascita e morte. La danza è quindi un’allegoria pittorica delle cinque manifestazioni principali dell’energia eterna: creazione, distruzione, conservazione, salvezza e illusione.

La rappresentazione di Shiva Nataraja danzatore cosmico è una composizione meravigliosamente unificata e dinamica che esprime il ritmo e l’armonia della vita. Nell’iconografia Nataraja è raffigurata con quattro mani che rappresentano le direzioni cardinali. Sta ballando, con il piede sinistro sollevato elegantemente e il piede destro poggia su una figura prostata di un nano (Apasmara Purusha) che è la personificazione dell’ignoranza e dell’illusione, su cui Shiva trionfa.
La mano sinistra in alto tiene una fiamma simbolo della dissoluzione di tutta la creazione. La mano a sinistra in basso a sinistra attraversa diagonalmente il petto e indica il piede sinistro sollevato, ad indicare la concessione della grazia e il rifugio dei devoti.
La mano destra in alto tiene un tamburo a clessidra (damaru) che con il suo suono ritmico rappresenta il principio vitale maschile-femminile. La mano destra inferiore con il palmo aperto nella posizione del mudra abhaya, gesto di rassicurazione ad affermare “Sii senza paura”.

I serpenti che simboleggiano l’egoismo si vedono srotolare dalle sue braccia, gambe e capelli, che sono intrecciati e ingioiellati. Le sue ciocche arruffate stanno roteando mentre danza all’interno di un arco di fiamme che rappresenta l’infinito ciclo di nascita e morte e anche la forza distruttiva di Shiva. Sulla sua testa c’è un teschio, che simboleggia la sua conquista per la morte. Anche la dea Ganga, l’epitome del sacro fiume Gange, si siede sulla sua pettinatura.

Il suo terzo occhio è simbolico della sua onniscienza, intuizione e illuminazione. L’intero idolo poggia su un piedistallo di loto, il simbolo delle forze creative dell’universo.