Descrizione

Dimensioni:

dipinto interno: 39 x 50 cm

ingombro massimo con broccato: 59 x 106 cm

Materiale: tela di cotone e broccato di seta

Provenienza: Nepal

Epoca: contemporanea

 

Ruota della vita

La Ruota della vita è la rappresentazione iconografica Buddista Tibetana del Samsara, ciclo delle esistenze, (nascita, vita, morte, rinascita) condizionato dal karma. Il Samsara è connotato dall’ignoranza, la quale provoca un ciclo ininterroto di rinascite senza alcuna libertà di scelta e alla dipendenza del karma.
Il Buddhismo Tibetano, come supporto visivo all’insegnamento di base, descrive in questo modo la Ruota dell’esistenza:

-nel Mozzo sono rappresentati i Tre Veleni: Attaccamento (il pavone), Avversione (il serpente), Ignoranza (il maiale); ciascuno animale morde la coda dell’altro, a significare che ciascuna passione velenosa alimenta le altre in una spirale senza fine.
Attorno a questa rappresentazione si trova un anello diviso in una metà nera e una metà chiara. Al suo interno varie raffigurazioni della vita umana, il feto, la maturità, la vecchiaia. Il numero e il significato di queste muta in base alle molteplici tradizioni iconografiche. Nella metà chiara il movimento è verso l’alto, e simboleggia la direzione verso una vita migliore e rinascite favorevoli; nella metà oscura il movimento è verso il basso, verso una vita peggiore e rinascite sfavorevoli.

-l’anello è circondato da sei sezioni che raffigurano i Sei Reami nei quali può avvenire la rinascita ciclica ed anche allegoria degli stati mentali che gli esseri senzienti non illuminati possono sperimentare nel corso dell’esistenza.
Sono i Reami degli: Dei, Semidei, Umani, Animali, Spiriti Affamati, Esseri Infernali.

-all’esterno dei Sei Reami la rappresentazione delle 12 ramificazioni dell’Origine Dipendente, uno dei concetti chiave della filosofia Buddista. L’Origine Dipendente è la comprensione che tutti i fenomeni sorgono in mutua interdipendenza.
Nessun essere o fenomeno esiste in sé, ma solo in relazione ad altri esseri o fenomeni, perciò tutti i fenomeni sono “vuoti”, privi di esistenza intrinseca.

I dodici anelli sono i seguenti: 1. Ignoranza – 2. Azione compositiva – 3. Coscienza – 4. Nome e Forma – 5. Sfera dei sei Sensi – 6. Contatto – 7. Sensazioni – 8. Attaccamento – 9. Bramosia – 10. Esistenza – 11. Nascita – 12. Vecchiaia e Morte.

L’intera ruota è raffigurata saldamente stretta dagli artigli di Yama, il Signore della Morte che tutto divora e ci ricorda l’impermanenza delle cose.
Al di sopra, in genere nell’angolo destro, viene raffigurato il Buddha Shakyamuni che indica un punto esterno, verso il sentiero dello sviluppo spirituale che conduce alla cessazione del Samsara. Talora, in ambito Vajrayana, questo viene marcato con i simboli del Sole e della Mezzaluna. Altrimenti è possibile anche incontrare una rappresentazione di un Bodhisattva, ad indicare la sua volontà di aiuto e ausilio al messaggio del Buddha.